Cosa succede quando la Terra è sull’orlo della distruzione e l’unica speranza per il futuro dell’umanità risiede nelle navi generazionali dell’ARC, inviate a colonizzare altri pianeti? Beh, succedono molte cose.
Elisabeth Anderson è il capitano dell’ARC770, una nave generazionale destinata a trasportare alcuni degli ultimi esseri umani, i migliori e più brillanti, fino ai confini più remoti della galassia, nella speranza di garantire la sopravvivenza della specie. Ma lungo il viaggio, Elisabeth scopre che la quiete e la solitudine dello spazio non sono ciò che sembrano. Sola, con nient’altro che un consumo infinito di cibo, deve bilanciare il suo ruolo di Capitano con il crescente scontento per una vita che, a bordo di una nave ormai ridotta a una tomba, sembra priva di senso.
Il suo unico compagno è un’IA amichevole e disponibile, ma priva di quella scintilla che la farebbe sentire meno sola. Inoltre, un viavai di persone entra ed esce dalla nave, arrivando solo per andarsene in fretta. Le domande si moltiplicano: Elisabeth porterà a termine la sua missione o soccomberà all’eternità dell’edonismo che potrebbe concedersi?
 
								